Movimento svizzero Audemars Piguet apre la seconda boutique a Dubai Orologi Replica Onine Shopping

Audemars Piguet, è una delle aziende svizzere che ci lascia maggiormente stupiti per la sua originalità e al contempo unicità, grazie a un modello esteticamente unico che ha fatto la storia dell’orologeria svizzera di lusso. I modelli di quest’azienda come l’Audemars Piguet 15300 hanno un particolare carisma, e sono sicuramente molto richiesti fra gli appassionati di orologi svizzeri di lusso. Noi di recensioniorologi.it abbiamo dedicato una recensione alla referenza 15300, perché precursore di un’importante svolta nella produzione di orologi dell’azienda.I Royal Oak sono tra gli orologi più amati delle collezioni Audemars Piguet, i modelli sono diversi e nel tempo hanno acquisito sempre maggiori caratteristiche tecniche ed estetiche. La linea Royal Oak con il suo primo modello venne presentata a Basilea, in Svizzera, nel salone degli orologi, nel lontano 1972.Nell’occasione di questa manifestazione, interamente dedicata alle grandi aziende dell’orologeria, si vede affacciarsi con prepotenza l’utilizzo dei meccanismi e dei movimenti al quarzo. Questi arrivavano principalmente dal mercato giapponese, che grazie ai suoi orologi al quarzo stava rivoluzionando il mondo dell’orologeria. Proponendo modelli precisi e funzionali alimentati con un sistema più economico e meno dispendioso del movimento automatico meccanico o manuale utilizzato principalmente nelle aziende svizzere.

Comunicato stampa.

Infatti oggi ci sono ben pochi orologi che possono vantare più di 700 differenti varianti di cui cento in attuale produzione!Gli operatori del settore, dovettero rASSEgnarsi al successo del Royal Oak, inserendolo nell’elenco degli orologi di maggior successo della storia, regALAndo all’Audemars Piguet, l’immunità nella guerra del quarzo degli anni 80, diventando più famoso dell’Audemars Piguet stessa.Il nome Royal Oak (quercia reale) ha origini nel lontano 1651, quando Carlo II d’Inghilterra, trovò rifugio dalle truppe di Cromwell, sopra ad una quercia, dove rimase per tutta la notte.La quercia prese così il nome di “quercia reale”, e segnò un nuovo punto di partenza per la riconquista del trono.Per commemorare questo aneddoto, la Marina Militare Inglese, tra il 1769 e il 1914, ha battezzato 4 navi con il nome di Royal Oak, dove troviamo su una di queste, uno scafo in legno di quercia e gli oblò dei cannoni di forma ottagonale serrati da viti.La CASSA del Royal Oak, presenta una soluzione all’impermeabilità semplice quanto geniale.La LUNETTA infatti, presenta viti funzionali che passano attraverso la CARRURE per avvitarsi sul FONDELLO.Questa soluzione permette di mettere in pressione i 3 elementi, garantendo così un serraggio in tutta sicurezza.
Il PERIODO non era proprio florido sia per l’umanità che per l’orologeria.Infatti quest’ultima, si vedeva ad affrontare l’invasione del quarzo, che dal Giappone, arrivava feroce e spietato, mandando in crisi l’intera produzione elvetica.Molte delle Case produttrici, all’epoca, videro abbassarsi drasticamente la produzione e i fatturati, mentre il quarzo raccoglieva consensi e plausi di tutte le classi sociali.Anche le Case più blasonate si videro in seria difficoltà, quando prese alle strette, dovettero ingegnarsi con qualcosa di rivoluzionario.Anche Patek Philippe scelse una strada ANCORA inesplorata con il suo Nautilus, mentre Omega si chinò verso l’elettronica.Rolex invece continua per la sua strada, anticipando addirittura i tempi del dopo crisi.In Audemars Piguet invece fa capolino tale Alessandro De Marchi, importatore italiano del Marchio, che vista l’antiquata collezione proposta dalla Casa, decide di fare richiesta di un orologio che ANCORA non esisteva, un orologio che racchiudesse in se la sportività che mancava nel panorama di Audemars Piguet e in quello mondiale.Alla guida dell’Azienda, in quel PERIODO, troviamo Georges Golay, a capo dal 1969 e rimasto fino alla sua scomparsa nel ’87, che diede fiducia alla lungimiranza di De Marchi.
Questa crisi porto le case produttrici di orologi a specializzarsi nella produzione di orologi unici che potessero essere ancora considerati di lusso e d’elité. Per questo Audemars Piguet decise di creare un orologio che spezzasse drasticamente il rapporto con qualunque altra casa orologiera. Da questa voglia di cambiare nasce la linea Royal Oak, orologi in acciaio raffinato e lavorato con estrema cura, come l’oro, orologi sportivi ma stilisticamente unici che portarono a creare una cassa ottagonale anziché tonda. Infine al modello vennero anche affibbiate le viti sulla lunetta, che resteranno insieme a tutti gli altri particolari le caratteristiche principali di tutti i Royal Oak.Dunque, il primo Royal Oak quello che fece strada poi all’Audemars Piguet 15300, fu quello del 1972 con referenza 5402. I movimenti degli orologi Audemars Piguet Royal Oak, dal ’72 fino agli anni 2000 sono stati prodotti esternamente da un’altra azienda. Solo nel 2005 invece arriva il primo movimento creato dall’azienda, il 3120, montato proprio sull’Audemars Piguet 15300.L’Audemars Piguet 15300, sicuramente è un orologio molto importante per l’azienda, dato che è stato il primo modello a montare un movimento creato interamente da loro. Il calibro di quest’orologio è il 3120, un movimento dal diametro di 26mm, con una frequenza di 21600 alternanze l’ora. Un monoblocco in oro 22 carati e con l’utilizzo di 40 rubini. Il calibro è a carica automatica, e fornisce una riserva di energia di ben 60 ore.Le caratteristiche del movimento e del calibro sono quelle che distinguono l’Audemars Piguet 15300 dagli altri modelli della linea Royal Oak precedenti alla sua realizzazione.

Dopo l’apertura della prima boutique a Dubai nel Mall of the Emirates nel 2005, Audemars Piguet, la più antica manifattura di alta orologeria tutt’ora nelle mani delle famiglie fondatrici, è lieta di annunciare l’apertura della sua seconda boutique a Dubai, nel Dubai Mall. Lo scorso 11 aprile, il CEO di Audemars Piguet Philippe Merk, il Ceo del marchio per il Middle East Nicolas Garzouzi e Mohammed Seddiqi hanno ufficialmente tagliato il nastro per inaugurare la nuova boutique.

Audemars Piguet: apre la seconda boutique a Dubai

La società fra Ahmed Seddiqi & Sons e Audemars Piguet risale al 1973 e fu ufficializzata il 1° giugno 1988. La partnership si rafforza oggi ulteriormente con l’apertura della seconda boutique a Dubai City. “La decisione di avere una seconda presenza a Dubai si basa su tre motivi: la passione degli abitanti di Dubai per l’alta orologeria, la crescente richiesta del nostro brand in questo paese così come le strette relazioni con il nostro agente esclusivo Ahmed Seddiqi & Sons” ha spiegato Nicolas Garzouzi, CEO di Audemars Piguet Middle East.

La nuova boutique sposa con successo i codici estetici e identificativi del marchio e si concentra sull’utilizzo di materiali naturali ed eleganti, così come un’illuminazione particolarmente adatta ad accentuare la natura spaziosa dei locali.
Le vetrine esterne hanno un lungo tendaggio grigio perla con raffinati motivi stampati che riprendono gli ingranaggi di un movimento. L’area è suddivisa in due parti distinte. La prima area di benvenuto è magnificamente arredata con un pavimento in legno chiaro, una lunga libreria che alterna libri e vetrine, così come una cornice luminosa che mostra gli ultimi comunicati del marchio. Nel centro è posto un lungo tavolo sopra il quale sono posti degli eleganti cubi di vetro che contengono le preziose collezioni Audemars Piguet. Più avanti, dietro ad una spessa partizione in legno wengé, si trova l’area lounge. In questo spazio discreto e confortevole ricoperto da un elegante tappeto beige si trova una libreria in wengé e un’enorme tenda in velluto. Qui gli ospiti possono rilassarsi in un’atmosfera intima e provare le ultime creazioni di Le Brassus.

Philippe Merk, presente all’apertura, ha dichiarato: “L’immagine del nostro brand e i nostri valori sono perfettamente rispecchiati in questa boutique: la maestria unica e l’abilità artista di Audemars Piguet, l’enfasi sulle nostre origini, Le Brassus nella Vallée de Joux, e la nostra capacità di stringere relazioni esclusive”.