Alta qualità Panerai Pendulum Clock Il Pendolo di Galileo Galilei (in profondità) Per gli uomini Replica Watch

All’illustre scienziato Officine Orologi Officine Panerai Prezzi Replica aveva già recentemente dedicato un orologio da polso. Al SIHH 2014 la Maison ha presentato Pendulum Clock una fedele riproduzione del pendolo di Galileo Galilei che il pisano utilizzò per dimostrare che la legge sull’isocronismo delle piccole oscillazioni del pendolo – il tempo di oscillazione di pendoli di eguale lunghezza è costante qualunque sia l’ampiezza dell’oscillazione – poteva essere applicata alla misurazione del tempo.

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La scoperta di Galileo nel XVII secolo rappresentò una vera rivoluzione, perché permise agli orologi di passare da uno scarto di diversi minuti al giorno ad uno di pochi secondi. Il dispositivo a scatto ideato dallo scienziato toscano si può̀ considerare il primo scappamento libero della storia e il Pendulum Clock è nato per ricordare questa brillante scoperta.

Storia del pendolo di Galileo

È una storia lunga e sofferta quella dell’applicazione del pendolo all’orologio, intuizione che Galileo sviluppò nel 1641 e la cui realizzazione, essendo egli ormai quasi cieco, affidò al figlio Vincenzo. Galileo morì l’anno dopo e il progetto rimase fermo per molto tempo fino a quando, nel 1649, suo figlio decise di portarlo a termine.

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Un fabbro costruì̀ il telaio di ferro e ruote e pignoni allo stato grezzo e Vincenzo Galileo tagliò personalmente i denti della ruota di scappamento ma, purtroppo, pochi mesi dopo anche egli morì e il modello, ancora incompiuto ma probabilmente funzionante, rimase nell’oblio per altro tempo.
Fu nel 1659 che Vincenzo Viviani, amico e biografo di Galileo, recuperò il modello su sollecitazione di Leopoldo de’ Medici e lo portò al principe fiorentino unitamente a un disegno. Ed è solo quest’ultimo che ci è rimasto, perché́ della macchina fu persa traccia: un disegno oggi conservato a Firenze che illustra la struttura e il principio di funzionamento di quello strumento che dava corpo all’intuizione avuta anni prima da Galileo e alla formulazione delle leggi sull’isocronismo.

Il Pendulum Clock si basa sul modello realizzato dall’orologiaio fiorentino Eustachio Porcellotti nel 1887 sulla base del disegno originale, modello che è attualmente conservato presso il Museo Galileo di Firenze. Nel disegno non appaiono né il sistema di carica, né il quadrante. Galileo riteneva che l’isocronismo avrebbe risolto tutti i difetti degli orologi: era questo il punto fondamentale della sua innovazione e quindi non si era preoccupato di quale tipo di forza motrice venisse scelta e neppure dell’estetica del quadrante. Erano particolari per lui secondari, che, però, forse, erano abbozzati nel modello mostrato al principe Leopoldo de’ Medici perché́ in uno scritto di Vincenzo Viviani si accenna a un “orologio di ferro, incompiuto, con pendolo, prima invenzione di Galileo”. Porcellotti terminò il suo modello aggiungendovi sia un bariletto con la molla di carica, sia un quadrante con numeri romani, completando quindi lo strumento con l’indicazione di ore e minuti.

Panerai Pendulum Clock PAM 500

La nuova realizzazione Officine Panerai interpretando con fedeltà̀ quasi assoluta l’opera di Porcellotti, è alta di 35,6 cm, larga 18,5 cm e spessa 11,1 cm. E’ un orologio da tavolo le cui misure sono state ricavate dal disegno originale e confermate anche dalle altre poche ricostruzioni attendibili.

Il telaio è composto da due platine principali, che sono realizzate non in ferro, come nel modello originale e in quello di Porcellotti, ma in ottone placcato al nichel-palladio, e sono fissate alla traversa superiore e alla base mediante spine a incastro, come si usava in antichità̀. La traversa superiore è quella che sostiene il sistema di scappamento e la sospensione del pendolo, mentre quella inferiore termina con quattro piedi forgiati a ricciolo. Tra la base e il quadrante si trova il bariletto, il cui tamburo contiene una molla lunga 4,10 metri in grado di fornire energia all’orologio per otto giorni. La carica dell’orologio avviene attraverso un quadro maschio con chiave e un cricchetto anti-arretramento con relativa molla, posti sulla platina in corrispondenza del centro del bariletto. Al di sopra si trova il quadrante con cifre romane, uguale a quello del modello del 1887, con lancette laccate di nero. Le ruote, che hanno la dentatura rifinita a mano, la cornice del quadrante, il tamburo del bariletto e altri particolari sono placcati in oro.

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Il punto fondamentale dell’orologio è costituito dal regolatore a pendolo e dal sistema di scappamento ideati da Galileo. Esso si basa su una ruota di scappamento, con 12 caviglie poste su un lato e con 12 denti intagliati sul perimetro esterno, e su tre leve, poste una a sinistra per chi guarda l’orologio e due sulla destra. Quella di sinistra, la più̀ lunga e terminante con un arpione, è la leva di arresto; quelle a destra, disposte a forbice, sono invece di disimpegno e di impulso. Durante la fase di arresto il pendolo è completamente libero da ogni contatto ed è per questo che il dispositivo è detto “scappamento libero”. Il pendolo a sua volta è formato da un’asta terminante con una lente ovoidale placcata in oro, sotto la quale si trova la vite per la regolazione del periodo oscillatorio. Sulla traversa inferiore vi è l’alloggiamento della chiave quadro femmina che permette di caricare il bariletto.

Il Pendulum Clock è appoggiato su una base di legno di mogano sulla cui parte anteriore è ricavata una placchetta basculante che reca inciso il nome del modello; sollevandola si accede a una livella a bolla d’aria, indispensabile perché l’orologio per funzionare in modo esatto deve trovarsi su un piano perfettamente orizzontale: per arrivare a ciò, cioè regolare l’inclinazione fino al punto giusto, si agisce ruotando i quattro piedini, regolabili in altezza, della base di legno. A completare il Pendulum Clock una teca di vetro, con telaio in alluminio laccato nero, dotata di uno sportello anteriore che permette di caricare e regolare le lancette dell’orologio.

Il Pendulum Clock Panerai sarà realizzato in 30 esemplari numerati e in vendita unicamente nelle boutique Officine Panerai nel mondo.

contaminuti

Nel 2002 viene aperta la prima manifattura di Officine Panerai nella città svizzera di Neuchatel. Dopo tre anni il marchio presenta il primo calibro prodotto da Officine Panerai, il P.2002: carica manuale con funzione GMT riserva di carica di 8 giorni creato sulla base del calibro Angelus degli anni ‘40. Nel 2007 vengono lanciati tre calibri, ideati e prodotti presso la manifattura di Neuchatel: il Р.2003 con carica manuale e riserva di carica di 10 giorni, il Р.2004 per cronometro monopulsante e l’innovativo calibro Р.2005 con regolatore a tourbillon.Il 2008 è stato contrassegnato dall’uscita del calibro Р.9000 con riserva di carica di tre giorni e del calibro Р.2006 che rappresenta una versione modificata del calibro del cronografo monopulsante con aggiunta della funzione dei secondi cronografici rattrappanti. Nel 2013 le Officine Panerai presentano due nuovi calibri il: Р.9100 e il Р.9100/R con la funzione del conto alla rovescia.Nel 2014 viene aperta la nuova manifattura di Officine Panerai a Neuchatel, la quale riunisce in un’unica struttura tutte le fasi dei processi di ideazione, produzione, assemblaggio e controllo della qualità degli orologi e dei meccanismi Panerai. Sono stati presentati il calibro Р.5000 con carica manuale e riserva di carica di otto giorni e il calibro Р.4000: un meccanismo automatico con massa oscillante decentrata. Tra un anno il marchio presenterà l’orologio Luminor Submersible 1950 Carbotech 3 Days Automatic con la nuova cassa in Carbotech, un materiale composito a base di fibre di carbonio.

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